L’arte è un universale, ne ritroviamo traccia in ogni cultura. Dalla pittura, alla scultura, dalla danza, alla musica o al canto, fino agli ornamenti, ogni popolo ne conserva il patrimonio. Per quale ragione sembra essere così importante?
Le teorie evolutive affermano che le caratteristiche mantenute nel corso dell’evoluzione sono generalmente quelle utili alla sopravvivenza. Partendo da questo presupposto, alcuni studiosi si sono chiesti se l’arte, o ciò che ne è all’origine, abbia un ruolo particolare nel favorire l’adattamento e quindi la sopravvivenza degli ominidi.
L’evoluzione dell’arte è il più affascinante di tutti gli aspetti della cultura dell’uomo, in quanto l’arte è l’attività che più di tutte
ci differenzia dalle altre specie1
Ellen Dissanayake considera che la persona umana sia intrinsecamente artistica e perciò parla di Homo Aestheticus. Individua nell’Artification, la capacità di rendere straordinario l’ordinario, una caratteristica tipicamente umana:
[Gli umani] sono gli unici tra tutti gli animali a eseguire deliberatamente operazioni estetiche al fine di rendere l’ordinario extra-ordinario e,
di conseguenza, esercitare un effetto emozionale su altre persone2
L’arte sarebbe il “risultato materiale” dell’Artification ossia i rituali, la danza, le pitture rupestri e così via, ne sono la manifestazione.
Il valore adattativo di ciò sarebbe molteplice. L’arte ad esempio favoriva la coesione del gruppo in una realtà in cui l’isolamento portava a morte certa; permetteva di esorcizzare la paura (es. rituali e statuette); consisteva inoltre una primordiale forma di comunicazione. Nelle pitture rupestri alcuni riconoscono ad esempio le prime tracce di narrazione.
Trovo affascinati tutti questi aspetti, che magari avrò occasione di approfondire in altri articoli. Ciò su cui mi volevo soffermare è questa capacità intrinseca della persona umana che ne ha favorito la sopravvivenza nel corso dell’evoluzione e si manifesta come un bisogno di comunicazione che mette in relazione.
Oggi siamo distanti da questo concetto e pensando all’arte, e alle arti in generale, non so se in molti direbbero che rispecchiano un bisogno. Ciò è sicuramente anche il frutto di una visione elitistica veicolata in determinati ambienti. Considerando il fenomeno artistico da un punto di vista più ampio però, potremmo renderci conto di come la dimensione artistico-creativa sia essenziale per la vita di qualsiasi persona e società.
1 Desmond Morris, La scimmia artistica. L'evoluzione dell'arte nella storia dell'uomo, ed. italiana, Rizzoli, Milano 2014, p. 10 2 Ellen Dissanayake, L'infanzia dell'estetica. L'origine evolutiva delle pratiche artistiche, Mimesis edizioni, Milano-Udine 2015, p. 44