L’azione trasformante della Parola di Dio che cambia il cuore è per Madeleine Delbrêl l’essenza della sua vocazione e di quella di ogni cristiano destinato, tra la gente, a diventare un’espressione nuova delle parole di Gesù.
La Francia, negli anni in cui Madeleine si trova ad Ivry insieme alle sue amiche per vivere la sua vocazione tra la gente, conosce un grande slancio missionario legato al territorio. Nasce la consapevolezza che i luoghi di annuncio della Parola non sono più unicamente i Paesi lontani, ma le città, le fabbriche e i loro quartieri. Alcuni sacerdoti e credenti, sentono la necessità di incontrare questa popolazione spesso sfruttata, povera e con scarse possibilità di educazione, e di percorrere un pezzo di strada con loro. Si tratta del periodo in cui anche Simone Weil, nel 1934, a Parigi lavorerà come operaia in una fabbrica metallurgica. Sulla scia dell’impulso missionario dato da Teresa di Lisieux, nasce la Mission de France, che formerà un clero destinato ad operare negli ambienti scristianizzati del Paese.
In mezzo a tutto questo fervore, arrivano però anche le prime difficoltà. Non di rado, vivendo in un ambiente in cui vigono tante ingiustizie, il rischio è quello di ritrovarsi impegnati in lotte per i diritti, dimenticando però di portare quella Parola che ha il potere di sanare i cuori. L’impegno di tante persone di ideologia comunista per la giustizia porta dei frutti, ma anche una forte dose di intolleranza e violenza. Il cristiano, anche se edificato da tanto impegno, in tutto ciò deve distinguersi attraverso l’amore.
La testimonianza scaturisce infatti dalla trasformazione operata in noi dalla Parola che si incarna nella nostra vita (traduzione italiana vedi note):
Cette incarnation de la Parole de Dieu en nous, cette docilité à nous laisser modeler par elle, c’est ce que nous appelons le témoignage.1
Il Vangelo è “comunicazione di vita”2, è un fuoco che purifica dal peccato e trasforma rendendo feconde le nostre azioni e rinnovando la nostra capacità di dono:
La phrase du Seigneur que nous avons arrachée à l’Évangile dans une messe du matin ou dans une course de métro, ou entre deux travaux de ménage, ou le soir dans notre lit, elle ne doit plus nous quitter, pas plus que ne nous quitte notre vie ou notre esprit.
Elle veut féconder, modifier, renouveler la poignée de main que aurons à donner, notre effort sur notre tâche, notre regard sur ceux que nous rencontrons, notre réaction sur la fatigue, notre sursaut devant la douleur, notre épanouissement dans la joie.3
Amo particolarmente questo passaggio perché mostra come la testimonianza è concretezza, è prossimità, avviene attraverso il nostro corpo, l’espressività. Tante volte, e so di cosa parlo, ci si perde in tante tecniche d’annuncio e si dimentica la vicinanza, la benevolenza. Il pensiero di Madeleine si sposerebbe oggi con quello di Papa Francesco che tanto rivela l’umanità di Cristo:
Si Jésus passait aujourd’hui dans nos rues, beaucoup parmi le “petit monde” diraient sans doute de lui: “Il est humain!”.4
La carità e la bontà hanno il potere di condurre a Lui in un modo inatteso5, che va al di là di ogni nostra capacità, perché la trasformazione operata in noi dalla Parola e dall’incontro con Lui, rende le nostre vite “un’espressione nuova delle sue parole”6.
1 Madeleine Delbrêl, Nous autres, gens des rues, Éditions du Seuil, 1966, p. 71 Libera traduzione dal francese: "Questa incarnazione della Parola di Dio in noi, questa docilità nel lasciarci plasmare da essa, è ciò che chiamiamo testimonianza." 2 cfr. ibid, p. 73 3 Ibidem, p. 75 Libera traduzione dal francese: "La frase del Signore che abbiamo ascoltato dal Vangelo nella messa mattutina, letto in metropolitana, tra due faccende domestiche o la sera a letto, non deve più lasciarci, così come non ci lascia la nostra vita o il nostro spirito. [Questa parola] vuole fecondare, modificare, rinnovare la stretta di mano che dovremo dare, lo sforzo nei nostri compiti, il nostro sguardo su coloro che incontriamo, la nostra reazione alla stanchezza o di fronte al dolore, lo scaturire della gioia." 4 Ibidem, p. 152 Libera traduzione dal francese: "Se Gesù camminasse oggi per le nostre strade, molti fra i piccoli probabilmente direbbero di lui: "È umano!"." 5 Ibidem, p. 155: "Un seul acte de vraie bonté, rattaché élémentairement à Dieu, peut acheminer vers Dieu d'une façon bien incompréhensible". Libera traduzione dal francese: "Un singolo atto di vera bontà, elementarmente legato a Dio, può portare a Dio in un modo incomprensibile." 6 cfr. ibidem, p. 72